PREVENTIVO
Provenienza: Francia, Bosnia e Serbia.
rovere
Nome latino:
La denominazione commerciale di Rovere copre il materiale fornito da tre specie botanicamente distinte, ma i cui legni sono difficilmente distinguibili l'uno dall'altro: Quercus petraea Liebl. (o vera Rovere), la Q. pedunculata Ehrh. (o Farnia) e la Q. Pubescens Willd. (o Roverella).

Il Rovere Europeo è una delle essenze più pregiate, apprezzata per la sua durevolezza e bellezza naturale. La nostra offerta di vendita e commercializzazione di Rovere Europeo garantisce legnami certificati e adatti a ogni tipo di progetto, dai mobili agli infissi.

Provenienza
Francia, Bosnia e Serbia.

Nome latino
La denominazione commerciale di Rovere copre il materiale fornito da tre specie botanicamente distinte, ma i cui legni sono difficilmente distinguibili l’uno dall’altro: Quercus petraea Liebl. (o vera Rovere), la Q. pedunculata Ehrh. (o Farnia) e la Q. Pubescens Willd. (o Roverella).

Areale di vegetazione naturale
In Italia nella pianura padana prevaleva anticamente la farnia che occupa ora ridottissime superfici, mentre al Centro e al Sud prevalgono le altre due specie. Nell’Europa centrale ed orientale la farnia forma estese ed ottime foreste.

Caratteristiche dei fusti
Gli alberi di farnia e di Rovere possono raggiungere notevoli dimensioni: altezze superante talora 40 metri con diametro a petto d’uomo di 1,5 metri e più: le dimensioni della Roverella sono alquanto minori. Normalmente i fusti delle tre specie sono considerati maturi quando hanno diametro di 45-55 cm. Il fusto delle prime due specie è abbastanza diritto e regolare, con una chioma folta e piuttosto espansa, impostata su grossi rami. La Roverella presenta generalmente fusti meno regolari di forma. In tutte le tre specie sono frequenti forti tensioni interne.

Aspetto e caratteristiche del legno
L’alburno giallognolo biancastro è nettamente differenziato dal durame bruno, passante a tonalità più cupe col tempo. I raggi midollari sono molto evidenti, particolarmente sulle superfici radiali dove formano lucide specchiature. Grazie ai grossi vasi (pori) del legno primaverile gli anelli di incremento sono chiaramente identificabili. Il materiale fresco di taglio ha uno spiccato odore acido ed in esso compaiono facilmente delle macchie nerastre per il contatto col metallo degli attrezzi di lavorazione.

Peso specifico
Allo stato fresco mediamente 1.080 kg/m3; dopo normale stagionatura, 780 kg/m3.

Struttura istologica
Tessitura grossolana, fibratura abbastanza dritta, ma poco regolare nelle vicinanze dell’inserzione dei rami. Ritiro elevato.

Caratteristiche meccaniche
Resistenza a compressione assiale mediamente 60 N/mm2, a flessione 110 N/mm2; durezza da media a elevata; il comportamento all’urto è buono.

Modulo di elasticità
12.500 N/mm2

Difetti strutturali ed alterazioni più frequenti
Forti tensioni interne, deviazioni localizzate della fibratura, particolarmente in prossimità dell’inserzione dei grossi rami.

Durabilità
Modesta per l’alburno, da buona a ottima per il durame.

 

Testi tratti da: “Manuale tecnico del legno”, FNALA CNA LEGNOLEGNO, a cura del Prof. Ing. Guglielmo Giordano

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