Perchè il legno (e non il pvc)
per i serramenti
Negli ultimi anni si è sviluppata la commercializzazione di finestre e altri prodotti in PVC costruiti a perfetta imitazione del legno. Il PVC (Cloruro di Polivinile) viene addirittura definito da vari slogan fuorvianti diffusi dalle potenti industrie della plastica e dai petrolieri come un “prodotto naturale” perché composto da materie che si trovano in natura quali l’etilene (derivato del petrolio) e il cloro (elemento altamente inquinante). Si capisce già dalla sua composizione chimica che non si tratta di un materiale ecocompatibile e che è destinato ad essere limitato nell’utilizzo nei prossimi anni a causa delle conseguenze sulla salute e sull’ambiente, sia durante il processo di produzione che in quello di smaltimento.
Vari aziende e nazioni hanno già da tempo intrapreso un percorso verso un’eliminazione graduale del PVC in prodotti e strutture pubbliche.
Greenpeace in Inghilterra arriva addirittura a questa conclusione: ”ci vorrà molto tempo per convincere i consumatori che il PVC è dannoso per il nostro pianeta, specialmente con i multimilionari dell’industria delle materie plastiche a suo supporto; ma l’idea sta lentamente prendendo piede: per esempio un serramento in legno permette di risparmiare energia sia nella sua produzione che durante il suo utilizzo, è ragionevolmente facile da mantenere e riparare, dura di più di qualsiasi prodotto disponibile, è biodegradabile e può essere riciclato alla fine della sua vita utile senza inquinare l’atmosfera. Nessun altro materiale soddisfa questi requisiti ed ha centinaia di anni di uso a suo favore per dimostrarlo”.
In conclusione, il legno è quindi la materia prima per eccellenza grazie al suo limitatissimo inquinamento durante la sua lavorazione, al fatto che può essere prodotto, ripristinato, smaltito e riutilizzato in perfetta simbiosi con l’ambiente.